RUINS il nuovo singolo di ANDREA AGOSTA

“RUINS riparte dalle “Rovine del Tutto”, dalla mera percezione di un Cosmo in disfacimento che ripiega su sé stesso, i cui diversi elementi collidono e si trasformano. RUINS è una tempesta analogica di suoni che irrompono nello spazio, lo avviluppano in una atmosfera plumbea aperta a dinamiche e sviluppi imprevedibili. La ricerca musicale di Andrea Agosta, dopo “The River”, composto prima dell’era Covid, traccia una linea bianca all’interno di una realtà, quella contemporanea, che appare buia e incerta. RUINS sono le rovine dalle quali ricominciare: il bianco contrapposto al nero, così come il caseggiato della copertina del brano, immerso in una dimensione pulviscolare, quasi monocroma, splende di luce propria al centro di un paesaggio spoglio e minimale. Nel precedente Ep, dedicato idealmente al pittore espressionista Mark Rothko, i suoni si stagliavano in una tela immaginaria come grumi densi e compatti di colore, violente pennellate di chitarre sferraglianti e riverberi digitali: adesso è la luce nella sua variante più essenziale, il bianco, a caratterizzare nuove possibilità di significazione, rinnovati slanci e aperture, alla ricerca di una sospensione del senso. Il nuovo lavoro di Andrea Agosta abbraccia inedite tessiture elettroniche che vanno dall’ambient all’IDM più classica degli anni 90.

BIO

Andrea Agosta, chitarrista sperimentale, compositore, e aspirante scrittore, nasce a Roma e risiede in Sicilia dove svolge intense attività culturali legate alla musica e alla scrittura creativa.

Dopo una vivace militanza in diverse formazioni locali di musica alternativa, nel 2013, immerso nella solitudine assolata delle campagne siciliane, decide di fondare il suo primo progetto solista Paradisi Artificiali, occupandosi principalmente di musica d’autore.

Sotto questo nome realizza, oltre una serie di concerti live, anche una serata dedicata al cantautore britannico Nick Drake, scomparso negli anni 60.

La sua passione per l’Ambient e la musica sperimentale lo conducono nel 2016 alla creazione di un nuovo progetto interamente strumentale, cui segue l’uscita di un Ep, intitolato “The River”, ispirandosi ad autori come Stefano Pilia, il noise rock americano, Tim Hecker, Ben Frost, Teho Teardo.

Nel 2016 collabora con gli autori (e amici) Veivecura alla stesura di “Too late”, brano del loro album Me+1. Collabora con il collettivo milanese di poesie di strada TempiDiversi e nel 2020 pubblica una raccolta di quindici poesie “beat” intitolata Rumore. A marzo 2021 l’etichetta Isulafactory pubblica in digitale “The River” e sempre per la stessa etichetta pubblica il video di “Modern Love” live version. Ottobre 2021 vede luce “Ruins” nuovo singolo pubblicato ancora da Isulafactory.