Federica Bisegna è tornata ai microfoni di RTM per presentare “Bayt – La casa negata”, un progetto teatrale potente e necessario, che affronta uno dei temi più drammatici e urgenti del nostro tempo: la sofferenza del popolo palestinese e la sua resistenza attraverso la cultura, la parola, la poesia.
Bisegna lo definisce “uno sguardo sul mondo”, un invito a non restare centrati solo sulle nostre piccole urgenze quotidiane. “Bite – La casa negata” porta in scena la grande tradizione letteraria palestinese, dalle voci classiche come Mahmoud Darwish, Fadwa Tuqan e Ghassan Kanafani, fino ai poeti contemporanei, alcuni dei quali scomparsi sotto i bombardamenti del 2023.
Secondo l’attrice e direttrice artistica, la poesia diventa un’arma pacifica ma potentissima: un atto di resistenza, di denuncia, di memoria e di identità. Per questo gli artisti, ieri come oggi, sono spesso perseguitati o censurati. Lo spettacolo della Compagnia Godot vuole dunque essere un gesto etico, culturale e umano, un’occasione di conoscenza e vicinanza verso chi soffre ancora.
La compagnia invita il pubblico a non voltarsi dall’altra parte:
“Non fatelo solo per noi, fatelo per un fatto morale: questo è uno spettacolo sull’umanità”.
Un appuntamento da non mancare, soprattutto ora che il Natale si avvicina e cresce la necessità di guardare al mondo con senso critico e compassione.
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Ascolta l’intervista completa a Federica Bisegna su RTM: una conversazione intensa, ricca di riflessioni e passione, che racconta lo spirito profondo di “Bite – La casa negata”.
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